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| STORIA L'idrocolonterapia rappresenta l'espressione moderna del vecchio clistere di cui si hanno notizie fino dai tempi dell'antico egitto.Ippocrate lo prescriveva in caso di febbre ma risale ai primi del 900 la realizzazione di un sistema più sofisticato per ottenere una radicale pulizia intestinale(enterocleaner di Brosch). Waddington e Wiltsie,igienisti USA, oltre a perfezionare le tecniche di irrigazione, in tempi più recenti, ne hanno meglio definito il valore. Forti di migliaia di trattamenti oltre ad evidenziarne la totale innocuità hanno dimostrato lo stretto rapporto tra cattiva funzionalità dell'intestino e cattiva salute. In Europa Bertholet, Barishac, Shalle e la Kousmine pur con alcuni distinguo sono arrivati alle stesse conclusioni. PRINCIPI La eubiosi intestinale rappresenta l'equilibrio tra flora batterica intestinale e ospite,quando questo equilibrio si rompe si parla di disbiosi.La stasi fecale favorisce la disbiosi,determina putrefazione e riassorbimento di sostanze tossiche e mette in crisi il sistema immunitario(placche del Peyer).L'idrocoloterapia,attraverso una totale pulizia ottiene un miglioramento della peristalsi, il ripristino dell'eubiosi ed una rivitalizzazione dell'immunologia intestinale. La flora batterica intestinale è costituita al 95% da anaerobi( batterioidi,bifido,escherichia coli,lattobacilli ed enterococchi )ed al 5% da aerobi (lieviti,proteus,stafilococchi e clostridi).Un perfetto equilibrio tra gruppi e sottogruppi di questi batteri è indispensabile affinché non si creino le condizioni alla proliferazione di germi patogeni .Ad esempio i lattobacilli rappresentano una naturale barriera "acida" che impedisce la risalita dei germi della putrefazione verso il tenue; in circa un 50% delle disbiosi mancano proprio i lattobacilli. La perdita della omeostasi batteriologica ,assieme ad altri cofattori, innesca una reazione a catena che porta alla fermentazione ,alla putrefazione,al mancato riassorbimento o alla mancata sintesi vitaminica ecc. ecc. e se per perdura negli anni ,può provocare danni rilevanti talora irreversibili. Per avere una dimensione del problema dobbiamo considerare che la superficie complessiva dell'intestino si aggira intorno ai 300 mq. Di fronte a questi ordini di grandezza è impensabile pensare che una alterazione dell'eubiosi intestinale anche minima non possa avere ripercussioni importanti sullo stato di salute. ALIMENTAZIONE STILE DI VITA DISBIOSI In questi ultimi 50 anni le abitudini alimentari sono drasticamente cambiate in peggio e la vita ed il lavoro stressante hanno contribuito ad aggravare la situazione. Alimenti sempre più raffinati e protetti da conservanti hanno messo e continuano a mettere a dura prova l'organismo che, pur nella sua grande duttilità, non sempre riesce ad adeguarsi e l'aumento considerevole delle malattie cronico-degenerative ne è la prova. I radicali liberi ,frutto di normali processi metabolici, sono dannosi e richiedono da parte dell'organismo uno sforzo importante per poterli neutralizzare. Tale sforzo può essere coronato da successo solo se il sistema antiossidante [vitamine A,C,E beta-carotene-carnitina,enzimi,metalli(zinco ,rame,manganese,selenio) ecc. ecc. ]è efficiente. Alimenti raffinati ed impoveriti per giunta assunti in modo caotico e disordinato,abuso di antibiotici ed antiflogistici,abuso di carboidrati e di zuccheri, determinano gli squilibri che portano alla disbiosi ed alla carenza del substrato. Ripristinare e bilanciare la flora batterica intestinale rappresenta quindi il primo passo importante per rinvigorire da un lato la sintesi delle vitamine,la digestione del lattosio,la neutralizzazione dei sali biliari e della bilirubina,la produzione di antibiotici naturali e dall'altro il ripristino della integrità della mucosa intestinale e la rivitalizzazione del MALT(Mucosa-Associated- Linfoid-Tissue). L'80% del sistema immunitario svolge infatti la sua azione proprio a questo livello e la sua efficienza è di importanza vitale. La alterata permeabilità della mucosa intestinale consente il passaggio di batteri patogeni e di tossine. Schematicamente le condizioni anomale del colon determinano
che di conseguenza inducono
CHE FARE ?
PERCHE L'IDROCOLONTERAPIA ? Possiamo dire che oggi sono poche le persone che non ne hanno bisogno. Risulta particolarmente indicato per chi soffre di problemi intestinali o di disturbi che possono essere correlati a un cattivo funzionamento del colon: una delle indicazioni principali è la stitichezza che viene risolta pulendo a fondo l'intestino e ripristinandone la normale funzionalità.
Che differenza c'è rispetto a un enteroclisma? È tutta un'altra cosa. L'enteroclisma utilizza al massimo un paio di litri d'acqua e comporta un'unico lavaggio, mentre in una seduta di idrocolonterapia vengono immessi, in fasi successive, circa 30/40 litri di acqua calda che vanno a riempire tutto il colon. CONCLUSIONI Sia l'enteroclisma che l'idrocolonterapia non sono terapie in grado di risolvere da sole e definitivamente tutti i nostri problemi anche perché il vero concetto di salute parte da un corretto comportamento quotidiano e non può basarsi su sporadiche azioni meccaniche eseguite per "mettersi in pace la coscienza". Infatti queste terapie, senza una contestuale e permanente correzione delle cattive abitudini alimentari unita ad un maggiore movimento, servono solamente per un breve periodo. |
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